Roero Arneis

87Robert Parker 2023
***Touring Club Italiano 2023
91Falstaff Online Tasting 2022
93Luca Maroni 2019
CoronaTouring Club Italiano 2019
93Luca Maroni 2018
****Touring Club Italiano 2018
91Luca Maroni 2017
****Touring Club Italiano 2017

Vendemmiato manualmente da inizio-metà settembre, vinifica attraverso attenta diraspatura e pressatura soffice, fermentazione 20-25 giorni in vasche inox a temperatura controllata a 16 °C e in assenza di ossigeno, con lieviti selezionati. Affina 6 -7 mesi in inox con bâtonnages mensili.

17,00

Vitigno

100% Arneis

Area di produzione

Canale

Denominazione

DOC

Altitudine

290 – 320 m s.l.m.

Esposizione

Sud – Est

Suolo

Sabbioso

Allevamento

Controspalliera

Potatura

Guyot

Formato bottiglia

750 cl

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Scheda tecnica del Roero Arneis DOC

wine tasting 31

CaratteristicheNote di degustazione

È un Roero Arneis dal gusto fresco e fruttato, color giallo paglierino. Ha profumo intenso, con note di pesca.

 

Vino & CiboAbbinamenti

Vino da servire a a 12-13 °C. Perfetto con antipasti, piatti di pesce, formaggi freschi, e carni di pollo.

wine pairing 23

Conoscete il Roero Arneis? Se il territorio piemontese sulla sponda destra del fiume Tanaro ha quel gran rosso del Nebbiolo, quello a sinistra ha il Nebbiolo bianco ovvero il Roero Arneis, un grande vino bianco italiano (a proposito …il Nebbiolo bianco non esiste).

E questo Arneis, sicuramente uno dei nostri migliori bianchi,  ha molto di più da offrire che non una battuta. È un vino assai sapido, elegante e ricco di aromi incredibili che gli conferiscono un je ne sais quoi che diventa nel breve motivo di fascino irresistibile.

L’Arneis un vitigno difficile e ribelle da coltivare: matura tardi e ha una bassa acidità. Già, perché non è così semplice trovare il giusto equilibrio tra zuccheri e maturazione polifenolica durante la vendemmia. Ritarda di qualche giorno la vendemmia e puoi dire addio alla sua preziosa freschezza… senza contare che non è molto generosa come produzione, anzi.

Ma dà soddisfazione: tanta frutta, soprattutto limone, bergamotto e buccia d’arancia. Poi, non mancano mandorle e pere. La particolarità sono le sottili note di erbe aromatiche, fiori bianchi, fiori d’arancio e anice-liquirizia. Le note minerali sono sempre presenti sullo sfondo. Sono questa, anzi, le preferite in assoluto e le più ricercate per chi ama questo vino.

In bocca è sapido, di media struttura, con un suo ritmo, buona persistenza, ma mai troppo aggressivo. Per chi proprio non lo conoscesse, non è uno Chardonnay, ma sembra piuttosto un Pinot Bianco super-minerale. L’acidità non è mai elevata e non è un vino piatto o fermo, anzi ha un bel carattere. Tant’è che viene affinato in acciaio, perché il legno tende a mortificarne la vivacità, appiattendone le doti di piacevolezza e bevibilità.