Vitigno | 100% Arneis |
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Area di produzione | Canale |
Denominazione | DOC |
Altitudine | 290 – 320 m s.l.m. |
Esposizione | Sud – Est |
Suolo | Sabbioso |
Allevamento | Controspalliera |
Potatura | Guyot |
Formato bottiglia | 750 cl |
Conoscete il Roero Arneis? Se il territorio piemontese sulla sponda destra del fiume Tanaro ha quel gran rosso del Nebbiolo, quello a sinistra ha il Nebbiolo bianco ovvero il Roero Arneis, un grande vino bianco italiano (a proposito …il Nebbiolo bianco non esiste).
E questo Arneis, sicuramente uno dei nostri migliori bianchi, ha molto di più da offrire che non una battuta. È un vino assai sapido, elegante e ricco di aromi incredibili che gli conferiscono un je ne sais quoi che diventa nel breve motivo di fascino irresistibile.
L’Arneis un vitigno difficile e ribelle da coltivare: matura tardi e ha una bassa acidità. Già, perché non è così semplice trovare il giusto equilibrio tra zuccheri e maturazione polifenolica durante la vendemmia. Ritarda di qualche giorno la vendemmia e puoi dire addio alla sua preziosa freschezza… senza contare che non è molto generosa come produzione, anzi.
Ma dà soddisfazione: tanta frutta, soprattutto limone, bergamotto e buccia d’arancia. Poi, non mancano mandorle e pere. La particolarità sono le sottili note di erbe aromatiche, fiori bianchi, fiori d’arancio e anice-liquirizia. Le note minerali sono sempre presenti sullo sfondo. Sono questa, anzi, le preferite in assoluto e le più ricercate per chi ama questo vino.
In bocca è sapido, di media struttura, con un suo ritmo, buona persistenza, ma mai troppo aggressivo. Per chi proprio non lo conoscesse, non è uno Chardonnay, ma sembra piuttosto un Pinot Bianco super-minerale. L’acidità non è mai elevata e non è un vino piatto o fermo, anzi ha un bel carattere. Tant’è che viene affinato in acciaio, perché il legno tende a mortificarne la vivacità, appiattendone le doti di piacevolezza e bevibilità.